Illo Quintavalle suona la carica a Rock the Job!
Un podcast dedicato a tutti coloro che vogliono cambiare la propria carriera. Un ospite la cui strada lavorativa è in continua trasformazione, tra nuovi progetti e idee da sviluppare. Illo Quintavalle, presidente della holding Finanziaria Quintavalle, ha partecipato al ventesimo episodio di Rock the Job, il podcast di Francesca Contardi.
L’esperienza di oltre vent’anni nell’ambito delle risorse umane di Francesca e la visione internazionale di Illo hanno permesso di stilare una lista di 5 punti cardine del mondo del lavoro contemporaneo. Un incontro tra due amici, entrambi membri di AICEO – Associazione Italiana CEO, che ha portato alla luce degli spunti importanti per chiunque voglia mettersi in gioco o abbia bisogno di nuovi stimoli per ricollocarsi nel mondo del lavoro.
Illo Quintavalle a Rock the Job
Rock the Job è il podcast pensato da Francesca Contardi per tutti coloro che, superati i famosi “anta”, vogliono cambiare la loro carriera lavorativa. Idee e consigli che emergono in un dialogo con professionisti in vari settori, da manager a responsabili HR, fino a imprenditori e recruiter.
La presenza di Illo Quintavalle arriva in un momento spartiacque della sua carriera. Pochi giorni fa è stata infatti annunciata la cessione delle quote di Quanta Cechia e Quanta US, i rami esteri della storica agenzia per il lavoro Quanta, fondata e gestita per oltre vent’anni. La fine di un’epoca che corrisponde a un nuovo inizio, come lo stesso Illo ci tiene a sottolineare. “Sono stati giorni estenuanti e affascinanti. Da un lato la nostalgia e la commozione di lasciare una parte di vita; dall’altra la consapevolezza di poter iniziare un nuovo percorso. Questa è la possibilità di fare qualcosa di nuovo, di seguire le mie passioni: lo sport in primis, con il Quanta Club sempre in primo piano; e poi nuovi progetti e investimenti, come l’iniziativa immobiliare House at Quanta Club. Tutto questo rispettando quella che è la mia linea guida e la mia filosofia di vita, non solo per la carriera, e cioè l’etica del lavoro e il rispetto per le persone”.
5 nuove prospettive sul mondo del lavoro
Nel corso dell’episodio sono emersi tanti spunti di riflessione. Illo e Francesca hanno sottolineato 5 punti essenziali nel mondo del lavoro contemporaneo. Dalla crescita professionale che non deve guardare l’età o il salario, alla capacità di valorizzare le proprie qualità e focalizzarsi sui settori di competenza senza improvvisare.
Prima di tutto ci vuole tanta forza di volontà, consapevolezza e umiltà. “Il primo driver per orientarsi e crescere nel mondo del lavoro è la propria volontà”, sostiene Illo. “La visione deve essere quella di mettersi in gioco per nuove esperienze, stimolanti e affascinanti”
Questa volontà si può e deve estendere anche oltre i propri confini, di città e di nazione. L’esperienza all’estero è formativa e instaura un circolo virtuoso di volontà di aggiornarsi continuamente, imparare nuove cose, mettersi sempre in gioco. “La capacità di guardare fisicamente oltre le città, oltre i confini, permette di ricollocarsi più facilmente nel mondo del lavoro, indipendentemente dall’età. È una questione di mentalità”.
Il punto forse più delicato è quello relativo al rapporto tra età e salario. “La crescita salariale non è una curva che cresce per sempre. Ci vuole la giusta umiltà per accettare un ridimensionamento sotto questo profilo: non è un passo indietro, ma è consapevolezza della propria posizione, delle proprie capacità. Le nostre facoltà entrano in fase calante, è fisiologico. Quello che sembra un limite, se visto dalla giusta prospettiva e con la corretta mentalità, diventa una nuova opportunità di crescita, professionale ma soprattutto personale”.
Avere una mentalità aperta ad accogliere nuove opportunità e accettare nuove sfide è ciò che porta a capire le nuove tendenze nel mondo del lavoro. “Sembra banale ma al giorno d’oggi è impossibile orientarsi nel mondo del lavoro senza competenze informatiche e digitali. Dal pacchetto Office al drive e al Cloud: quella di oggi è una industry 2.0, totalmente informatizzata e altamente tecnologica”. Solo in questo modo sarà possibile affrontare le nuove sfide che il mondo del lavoro propone. Con un’attenzione a ricordare sempre le proprie qualità, le proprie competenze, come e dove possono essere più spendibili: “bisogna chiedersi come essere efficienti in quel dato contesto. Trasferire l’emozione, la competenza, l’entusiasmo di lavorare in quel settore, in quel contesto. In questo modo è possibile rispondere ai desiderata dell’azienda e soprattutto appagare sé stessi. Questa è la chimica giusta per equilibrare domanda e offerta”
C’è poi la grande questione del lavoro post-covid: una nuova normalità da raggiungere. “Rientrare in ufficio dopo il covid è necessario. Per la mia esperienza ventennale alla guida di un’agenzia per il lavoro, non avere il contatto diretto con le persone è stato difficile da elaborare. Noi viviamo di rapporti: interazione è capacità di migliorarsi a vicenda. Le persone crescono, i talenti si formano e si evolvono: il ritorno sarà assolutamente positivo”.