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La storia

La famiglia Quintavalle

Il motore di ogni attività dell'antica Famiglia Quintavalle è la volontà di essere un valore aggiunto per la comunità.

I valori di famiglia

Dal capostipite fino all’attuale presidente Illo, i valori si tramandano di generazione in generazione, senza perdere stimoli e contemporaneità.

La Famiglia Quintavalle affonda le sue radici nell’antica storia dell’Impero Romano, quando una famiglia patrizia di Padova conosciuta col nome Marturio, si trasferì nella vicina Venezia. All’interno della laguna le vicende della Serenissima e della Famiglia si legarono indissolubilmente, con cariche ecclesiastiche e titoli nobiliari impressi negli annali storici. La storia della Famiglia Quintavalle attraversa tutta la penisola: basti pensare al più illustre avo, San Bernardo da Quintavalle di Assisi, compagno di viaggio di San Francesco, reso immortale dai versi danteschi.

La storia moderna porta i Quintavalle a stabilirsi in Lombardia, con Milano nuova sede delle iniziative famigliari.

Illo Ferruccio - classe 1979

Nell'esperienza e nelle idee innovative di Illo prendono forma il presente e il futuro della Famiglia.

Presidente di FdQ, del Quanta Club e Consigliere di Aiceo, Associazione Italiana Amministratori Delegati, Illo ha un background formativo fatto di lavoro e sport, sulle orme dei suoi antenati. Le esperienze all’estero e il confronto con un mondo sempre più dinamico l’hanno portato a tornare in Italia con una visione imprenditoriale matura e consapevole, pronta a spiccare il volo perché forte delle proprie radici. Una guida lungimirante e orientata al futuro, come dimostrano gli ultimi progetti intrapresi: House @Quanta Club e la ristrutturazione della holding di famiglia (FdQ). Alcuni dei riconoscimenti fin qui ricevuti sono: nel 2013 la Databank, divisione della Cerved Group, attribuisce il riconoscimento di “Company to Wach 2013” come miglior modello di business e presenza internazionale; nel 2014 l’Ambrogino D’oro a HC Milano per meriti sportivi consegnato dall’allora Sindaco Giuliano Pisapia; nel 2017 la Società Quanta S.p.A vince il premio “Sodalitas Social Awards” con il progetto “Anabasi”, iniziativa rivolta ai migranti richiedenti asilo politico per favorirne l’inserimento in società; nel 2018 il Comitato d’assegnazione della UNHCR ha conferito il logo “WELCOME. Working for refugee integration” alla Quanta S.p.A come riconoscimento dell’impegno dimostrato nel supporto a percorsi di integrazione dei richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale.

Umberto 1946 – 2019

Con Umberto, fondatore della FdQ, ha inizio la storia contemporanea della Famiglia Quintavalle.

Dal Quanta Club, ispirato dalle gesta del padre, all’H.C. Milano24, vincitore di 9 Scudetti, 7 Super Coppa Italiana, 7 Coppa Italia, 3 Coppa FIHP di Hockey in line, sono numerose le iniziative che hanno spinto la sua città ad omaggiarlo con l’Ambrogino d’oro nel 2014. Il giusto riconoscimento per una persona che ha sempre messo il dato umano davanti a tutto, come priorità assoluta, come dimostra la fondazione dell’Agenzia per il lavoro Quanta S.p.A., una delle principali società lavoristiche italiane a cui fanno capo diverse società in Italia e all’estero in ambito giuslavoristico. Fu anche fondatore e primo presidente della Daga S.p.A. ora TBS Engineering L.T.D. U.K., presidente della P.I.L. Prodotti Industriali Lucani S.p.A. ora Daramic S.p.A. dal 1984 al 1997. Altri riconoscimenti: nel 1995 il Premio nazionale “La Torretta” per il grande contributo nello Sport, nel 2010 il Premio “Rosa Camuna” per meriti sportivi dalla Regione Lombardia oltre che come Presidente dell’Hockey Club Milano S.r.l. Il 2 novembre 2020 è stato inserito nel Famedio del Cimitero Monumentale a Milano, assieme ad altre grandi personalità che hanno reso illustre Milano e l'Italia attraverso opere e azioni.

Ferruccio Cirillo 1914-1998

Perfetto esempio del legame tra la famiglia Quintavalle e lo sport in Italia, Ferruccio fu anche fondatore della Autobianchi.

Fu pluricampione italiano di tennis, rappresentante della nazione anche nella prestigiosa coppa Davis. A lui sarà ispirato e dedicato il Quanta Club fondato dal figlio Umberto. Un ricordo indelebile per cementare il rapporto tra sport e lavoro, che innalza il valore della persona nella sua integrità. Valore che gli venne riconosciuto con la prestigiosa croce d’argento militare, in ossequio alla partecipazione come Ufficiale alla Seconda Guerra Mondiale. 6 titoli Assoluti tra doppio e misto, 22 volte Nazionale, 11 volte Coppa Davis in doppio in coppia con Valentino Taroni, capitano di Coppa Davis dal 1949 per 10 match vincendo la zona europea del 1952. AD della Edoardo Bianchi, fondatore ed AD della Autobianchi, fondatore ed AD della I.C.S. S.p.A. (ora Exide Italia), fondatore e presidente della P.I.L. S.p.A. ora Daramic S.p.A.

Umberto 1887-1959

Capostipite della nuova generazione lombarda dei Quintavalle, Umberto ha segnato un nuovo inizio nel mondo imprenditoriale italiano.

Al di là delle società avviate e gestite, i maggiori riconoscimenti sono quelli assegnati per i valori lavorativi, fu infatti Cavaliere del Lavoro, ed etici che da sempre lo hanno contraddistinto. Fu il primo ad introdurre in Italia dagli USA i robot nelle linee di produzione e a realizzare l’organizzazione scientifica e psicologica del lavoro sulla base dei principi del Toylorismo e del Fordismo. Una Via di Roma è intitolata alla sua memoria, così come la parete sud della Cima Molveno lungo le Dolomiti del Brenta. Due esempi che testimoniano il legame di Umberto con l’Italia, Paese che ha amato e a cui ha dato lustro. Per 37 anni Vice Presidente e Direttore Generale della Magneti Marelli, fondatore delle Società Ercole Marelli, FIVRE, MABO (Marelli-Bosch) e della spagnola FEMSA, sposa Adele Portaluppi sorella del famoso architetto Piero Portaluppi.

Solide e salde radici permettono alla famiglia Quintavalle di guardare al futuro con coraggio ed entusiasmo contagiosi per partner ed investitori.

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L'antica storia dei Quintavalle

Quintavalle è il cognome di un’antica famiglia patrizia italiana. Originaria di Padova col nome di Marturio, si stabilì poi a Venezia nel 430. Ebbe la potestà tribunizia, e da un antico strumento stipulato nel 680, si ricava che fin d’allora apparteneva al Maggior Consiglio.

Giovanni Marturio fu Patriarca di Grado: prese parte al complotto che portò all’esilio il Doge Giovanni Partecipazio I, nell’836, in seguito al quale resse lo stato insieme a Orso, Vescovo di Venezia, e a Basilio Tramondo. Fece edificare nell’829 la chiesa di S. Giuliano, ove morì il figlio Pietro.

Quest’ultimo fu Patriarca di Grado (880) e in forte contrasto col Doge Orso Partecipazio.

Nel 955 un altro Pietro Marturio o Quintavalle, figlio di Teodosio Veneto, fu eletto XIV Vescovo di Venezia. I Quintavalle vennero esclusi dal Maggior Consiglio con la Serrata del 1297, in forza della quale la Repubblica, che prima era democratica, divenne aristocratica. Vi furono riammessi nel 1310 con Lorenzo.

Il più illustre Quintavalle è San Bernardo da Quintavalle di Assisi, nato nel 1170 da Quintavalle di Berardello, primo compagno di San Francesco, ricordato nel Canto XI,79 del Paradiso della Divina Commedia da Dante Alighieri:

Ma perch’io non proceda troppo chiuso,
Francesco e Povertà per questi amanti
prendi oramai nel mio parlar diffuso.
La lor concordia e i lor lieti sembianti,
amore e meraviglia e dolce sguardo
facieno esser cagion di pensier santi;
tanto che ‘l venerabile Bernardo
si scalzò prima, e dietro a tanta pace
corse e, correndo, li parve esser tardo.

Questi fondò a Bologna nel 1211 il primo convento francescano ed assistette il Santo negli ultimi momenti della Sua vita. Fu sepolto nella basilica di Assisi.